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Smetto quando voglio?
Di una gara di kat finita male, e dello smettere.
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Impara le regole come un professionista, in modo da poterle rompere come un artista. (Pablo Picasso)
Dell' amore di due divi di Hollywood, e del furto di un trolley in quel di Amsterdam,
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Come quando fuori piove
Di quando facevo Carnevale, cercavo di essere una circense ed andavo in moto,
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Tanana’ Tanana’ – trascrizione sonora dell’ intro della sigla di Beverly Hills 90210
Ciao Dylan, e grazie perché in fondo tutte ti abbiamo incontrato almeno una volta nella vita. -
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Adrenalina
In questo 2019 ho bisogno di adrenalina. Ma di quella positiva, che danno le sorprese quando non te le aspetti ma ci speri. Che danno gli abbracci, ed anche se quelli li aspetti va bene lo stesso. L’adrenalina che trovi all’inizio dei viaggi, quando ti prepari al decollo. In attesa di sorprese, abbracci e decolli, l’adrenalina l’ho trovata in una fredda mattina di fine gennaio, su di una piattaforma sul Po, affacciandomi su di un’ acqua la cui schiuma certo da vedere bella non era. Ma come per tutte le cose, se la prima impressione conta, raramente è quella giusta. “Attenti che l’acqua è bassa”, ho sentito dire. “Non ti…
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Bagordi
Mi sono sempre piaciuti i bagordi, che poi non ho mai capito se sia un piemontesismo o meno. Mi piace fare tardi, ballare, la musica, il rumore, fare i brindisi. Mio padre mi ha sempre chiesto: ” Ma tu, hai le chiavi dei locali?”, e mia madre di contro: “E’ proprio figlia tua, il tetto sulla testa non le casca.” Finite le lezioni all’università, il sabato mattina andavo a dare una mano alla mia amica Marianna che aveva una panetteria, spesso la sera gli open bar ai Docs Dora, o al Cafe’Blue, la domenica non mi facevo trovare a letto, e febbraio era periodo di Carnevale, le sfilate mi vedevano sculettare…
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e le canzoni stonate urlate al cielo lassu’ (come quelle degli asini, che stanotte hanno ragliato come non ci fosse un domani, che invece guarda un po’ e’ arrivato)
Ho sempre considerato le donne greche tra le meno avvenenenti dell’intero panorama europeo, vestite di nero, con la ricrescita nei capelli, tendenti al grasso, e con i baffi a manubrio. Immaginatevi la mia gioia immensa quando mi dicono che ASSOMIGLIO AD UNA GRECA. La gente mi parla in greco, mi chiedono le indicazioni, i receptionist mi danno i numeri di telefono degli hotel sparando numeri a caso, al supermercato mi chiedono aiuto nella pesa dei cibi sulla bilancia. Ed io inspiegabilmente capisco. E rispondo. Ormai sono la regina del Carrefour, che si staglia all’orizzonte del mio balcone con fare imperioso. guardo dalla finestra, e vedo il Carrefour La cassiera mi…