#Serenacomevenezia

Run baby run

Personalmente non ho mai creduto al detto “Altezza mezza bellezza” .

Per me le donne belle sono (anche) alte. Le donne belle, quelle in modo oggettivo, hanno i lineamenti regolari, i capelli morbidi, il fisico slanciato e tendente verso l’alto.

Prendiamo quelle che hanno incarnato il prototipo di bellezza di noi bambini degli anni ’80, ovvero le Principesse Disney.

Prendo solo le 4 i cui cartoni ho visto in età fanciullesca

Al momento del ballo, o se andava proprio bene, quando era ora del casto bacio, le principesse erano alte quanto il Principe. Che di certo, non poteva essere basso. Dopotutto, diamine si trattava pur sempre di un Principe.

A distanza di anni, le cose pare che non siano poi tanto cambiate:

Kate Middleton, oggi Duchessa di Cambridge e domani futura Regina,per esempio è alta 1, 75 cm, e soprattutto slanciata, nonostante le 3 gravidanze.

Look glamour

Charlene di Monaco, ex nuotatrice sudafricana ed ora regina consorte sul Principato, tocca la vetta di 177 cm.

prima e dopo

Anna Pettinelli, 163 cm, conduttrice radiofonica livornese, ieri anche opinionista televisiva.

Anna è tutte noi

Anna, durante la sua esperienza a Temptation Island –programma in cui coppie di fidanzati da più anni o meno decidono di mettere alla prova il loro rapporto separandosi per 21 giorni, ciascuno nel proprio villaggio attorniato da figaccioni e strappone/ strampagnone, il cui compito è quello di metterli alla prova. Al termine delle tre settimane, e dopo aver visto video in cui i rispettivi si confrontano nei modi che ritengono più opportuni, decideranno cosa ne sarà della coppia, ci ha dimostrato che a volte (ed aggiungerei per fortuna), altezza e bellezza andranno anche di pari passo, ma intelligenza, simpatia e sentimenti hanno il fiato più lungo, e si dimostrano regine della lunga distanza.

Anna, separata dal fidanzato Stefano, più giovane di lei di 18 anni, durante tutto il suo percorso si comporta come una “vestale dell’amore” (parole sue). Fondamentalmente rompe simpaticamente le palle a tutti i corteggiatori (redarguiti come bambini) e dispensa consigli alle sue compagne di merende. Peccato che dall’altra parte il suo fidanzato faccia quello che lei gli aveva detto di fare. “Divertiti”. L’uomo ovvio non se lo fa ripetere due volte, trovando piacevole compagnia, seppur platonica, nella strampagnona Cecilia. Bella, simpatica, ed ovviamente alta, manco a dirlo.

Anna vede i filmati e da’ di matto, accusando il fidanzato di essere irrispettoso nei suoi confronti, in un acceso falo’ di confronto in cui lui ha lo sguardo perso di ogni uomo quando gli viene chiesto di fare due cose contemporaneamente.

https://youtu.be/WmIPxyM07z0

lei disperata, lui non ha capito nulla

Lui si rende conto di aver esagerato (forse), le chiede scusa, e torna da lei. In questo caso, il detto “altezza mezza bellezza” funziona, e le normo dotate vincono contro le strampagnone-strampagnone o strappone, termine usato per chiamare talune donne, perché di quello parliamo, conosciute quasi tutte nei villaggi, che ogni tanto si lasciavano andare a commenti o comportamenti inopportuni (in quel frangente). Ad esempio: mentre la mia collega Elena aspettava l’arrivo notturno del bus dall’aeroporto, si avvicino’ una turista che era già in vacanza da qualche giorno, che le disse, con la stessa naturalezza con cui mi lavo i denti al mattino: “Be’, arriva carne fresca?“. Mio commento: “Ma signora, non poteva stare a dormire?

Da strappone e strampagnone pertanto sono sempre stata circondata. Che poi a dirla tutta con la maggior parte di loro mi sono anche fatta quattro risate. Ma quella volta a Valencia, mica risi tanto.

Dicembre 2014. Un dicembre caldo a dirla tutta, e non solo per la temperatura. Convention nazionale dei Dealer di una nota marca automobilistica, dentro il Complesso di Calatrava, bellissimo ma logisticamente un labirinto.

il complesso in notturna

Durante quell’evento, essendo sempre una fra le più giovani, feci di tutto: segreteria, accompagnamento escursione in città, seating plan, perchè c’erano sempre le defezioni dell’ultimo, e non sta bene che i vip  mangino ad un tavolo con posti vuoti, la donna delle cuffie, colei che in maniera garbata blocca la gente prima che esca dalla Sala Convention e recupera le cuffie della traduzione simultanea (per opportuna informazione, ogni paio di cuffie varia un terzo dei vostri stipendi circa). Infine, ero anche colei che coadiuvava le hostess e gli steward, giovani baldanzosi della Valencia bene, selezionati con casting dal cliente stesso.

Quel giorno, che era uno dei tanti giorni di trasferta, mi chiesero di andare a prendere dell’acqua per i traduttori. Ero accompagnata da una strappona/strampagnona tutta carina e tutta in tinta. Io ero in tinta con il grigio delle mie scarpe, perlopiù maculate, con occhi e borse ogni giorno più profonde. Insomma si era visto di meglio.

Io, le mie borse, occhiaie, e la strappona andammo in area catering a prendere l’acqua, ed arrivammo, neanche a farlo apposta, quando c’era il brief dello staff, con tutti i camerieri schierati in divisa. Uno dei camerieri italiani mi venne incontro e mi chiese di cosa necessitassi.

“Mi serve dell’acqua naturale, ed anche una decina di bicchieri.”

“Te li faccio portare da uno dei miei ragazzi su di un vassoio.”

” Va bene grazie, vi aspettiamo.”

Dopo poco arrivo’ uno dei ragazzi, un ventenne di quelli a cui puoi perdonare di tutto, il quale con aria candida disse, urlando forse un pò troppo forte: “Ma quale delle due devo seguire? Quella beeeeelllla???”

Che ovviamente non ero certo io, Elena color grigio. Io impettita, stringendo la cartellina con fogli e foglietti avrei voluto dire a lui e tutti quelli schierati: “Voi non sapete chi sono io!”, ma poi ripensandoci io per loro non ero proprio nessuno, tantomeno quella che lavorava per l’agenzia che li avrebbe pagati, perché il catering era stato contattato dal cliente direttamente.

Lì per lì non dissi nulla, precedetti la strampagnona ed il cameriere insolente verso le cabine dei traduttori, era meglio portare l’acqua se no poi chi li avrebbe sentiti.

In quel caso, altezza e bellezza arrivarono insieme al traguardo, tagliando il nastro prima di me.

Ma sapete cosa? Io non sarò altrettanto veloce, ma posso dire di avere le gambe molto ben allenate.

4 commenti

  • Elisa

    Cara Elena, altezza metà bellezza é proprio un luogo comune. Essere alte ha anche degli svantaggi: al supermercato ti chiedono di prendere le cose all’ultimo piano degli scaffali, ci si fa il problema a mettere i tacchi e puoi vuoi mica trovare un fidanzato più basso? Le donne di altezza medio bassa molte volte hanno dei fisici armoniosi e sono in generale più maneggevoli. Ricordo che quando sei alta seppure magra hai un peso certamente più elevato di una donna più piccola . La sfida di ognuna è imparare nel tempo a convivere con il proprio fisico e vale per tutti, per le alte, le basse, le magre e le più tonde. E chissà se noi donne ce la faremo mai in questo! Sempre bello leggerti

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