#Serenacomevenezia

Tanana’ Tanana’ – trascrizione sonora dell’ intro della sigla di Beverly Hills 90210

Avevo 9 anni quando andò in onda la prima puntata di Beverly Hills.

Non capivo nulla di ragazzi, di liceo, non mettevo i jeans e mi piacevano i vestiti lunghi che andavano di moda nella serie.

Già dalla sigla avevo notato quell’attore che con maglietta azzurra, le famose scarpe L.A Gear, ed orecchino al lobo alzava il sopracciglio con fare malizioso.

Mi sembrava bello, con il ciuffo alla James Dean ( modello a cui si ispirava) ed il cappottone lungo con le spalle larghe, che viveva in hotel e guidava la porche. Mia madre diceva: “Ma ti piace quello li’? È magro, sembra un appendino.”

Ma lui era bello, bello bellissimo.

Io e Marianna eravamo cotte come due (quasi) adolescenti, dormivamo con la maglietta con la sua stampa che sua nonna ci comprò un venerdì mattino al mercato, e tentavamo di scimmiottare nei comportamenti le ragazze che lo circondavano, porcherie culinarie comprese, come il popcorn con il gelato o le patatine con lo yoghurt – aver mangiato quelle schifezze di nascosto fu la cosa piu’ trasgressiva che facemmo quell’ anno, se si esclude la mia festa di compleanno a giugno, quando Marianna di nascosto si bevve due dico due sorsi di Coco Batida (un liquore che già 26 anni fa sarà stato scaduto da altrettanti) prendendolo dalla mensola della taverna di mio zio, e cominciò a ridere come una matta, con mia madre preoccupata non tanto per la misera quantità che Marianna aveva bevuto, ma per l’età della bottiglia, appunto. Ma questa è un’altra storia.

Crescendo, Dylan è rimasto chiuso in un cassetto, insieme a quei famosi sogni buttati dell’infanzia prima, dell’adolescenza poi.

Crescendo, si é incarnato in una serie di belli e maledetti, a volte purtroppo solo maledetti, che tutte noi, a volte Brenda a volte Kelly, abbiamo incontrato almeno una volta sul nostro cammino.

L’ ultima puntata di Beverly Hills, è andata in onda nel 2001, relegato in una fascia pomeridiana anonima e poco appetibile.

Io stavo studiando per la maturità, sciatta e trasandata, ed in una delle pause dallo studio matto e disperatissimo per caso mi ritrovai a vedere la scena finale in cui tutti ballano al matrimonio di David e Donna.

E lui era lì, rientrato da chissà dove, più vecchio, con più rughe, sempre stronzo uguale immagino, a riprendersi la sua vita, e salutarci per sempre.

Però che bello il ricordo dell’ incontro con il Dylan di turno che ci ha porto il casco e ci ha detto: ” Ti va di fare un giro?”

Un commento

  • Paola

    Sì Dylan era un gran bel ragazzo, diciamo che faceva tipo e quindi faceva sognare.
    Non era una persona capace ma era capace di farci Sognare. Sinceramente questo conta saper fare…..perchè quando la durezza e l’aridità della vita ti bussano a quella porta del cuore sempre aperta beh SOGNARE ti SALVA anzi Mi salva. BAUDY CONTINUA A SCRIVERE …COSì IO TI RISPONDO. Pa:)la

Rispondi a Paola Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi