La provincia
Stare soli non è da tutti.
Un po’ come la vita di provincia.
In genere non lo cerchi, in genere ci capiti. E ti ritrovi. Da solo, o in provincia.
Ti ritrovi a dover rispolverare certe amicizie che erano rimaste in un angolo, ti ritrovi a dover recuperare le energie per (ri) tornare a fare tardi, perché non hai più venti anni (purtroppo).
Cambi ritmi, spendi di più per fare la spesa, per fare i regali, torni ad essere il + 1 che spariglia i conti e le tavolate, quello che nelle liste fa famiglia a sé. Un po’ come chi vive in provincia. Nasce (o si ritrova, a seconda dei casi) con una predisposizione mentale per cui appena patentato deve acquisire le mappe delle strade su Google, perché mentre la maggior parte degli amici “ci vediamo fra mezz’ ora la'”, lui sa che la cognizione spazio- tempo si dilata, per lui che parte da qui.
Non deve farsi trovare impreparato, nonostante cantieri che spuntino come funghi. Deve essere pronto ai sensi di marcia, ai velox, non deve esagerare alle feste.
Spesso deve tornare a casa da solo, perché chi altro vuoi che abiti in provincia?
Ed allora guidi da solo, ti perdi, imbocchi sensi unici. E poi a furia di farle, quelle strade sembreranno familiari. Riconosciuti i banchi di nebbia, sempre ci si ritrova.
Un commento
Margherita Bruni
Brava Elena!!! Ti aspettavamo!!! Felice di leggerti!!!! Che bella compagnia mi fai!!!!! Grazieeeeeee